Eugenio Baresi , appassionato della storia che racconta i fatti e non pretende divenga vero quello che si vuole.
A quarantatré anni, dopo più di vent’anni di impegno, è diventato un ex politico.
Come recita una certificazione del segretario comunale di Ghedi, da sindaco è riuscito nell’impresa che “il costo delle opere eseguite è sempre rimasto all’interno degli importi progettuali iniziali”.
Come recita una dichiarazione del responsabile della Nuova Scaini, proprietà ENI, da consigliere di amministrazione è riuscito “per il periodo in carica a non percepire alcun emolumento avendo lo stesso rinunciato”.
Come è agli atti di tanti documenti, da parlamentare è riuscito a spendere più di quello che ha incassato come indennità: aveva tre uffici con dipendenti regolarmente assunti, un giornale trimestrale spedito a più di ventimila famiglie, il “Pullman” come ufficio mobile.
Da quando ha dismesso il ruolo, nel 1996, non ha più ricoperto alcun incarico in enti pubblici, mai avuto una consulenza, mai un emolumento.
Insomma insopportabile per la politica tanto da diventare appunto un prematuro ex.
A sessantatré anni, dopo più di trent’anni di lavoro, è diventato un ex antiquario.
Qui non era insopportabile visto che gli hanno conferito la tessera d’onore della Federazione Italiana Mercanti d’Arte.
Ha scritto un buon numero di libri di arte e di storia.
Scrivendone uno sull’Altare della Patria ha donato tutti i documenti, inediti ed in suo possesso, all’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica su sollecitazione del Presidente stesso.
In un altro, ragionando di arte e di politica, ha suggerito riflessioni che utilmente avrebbero potuto servire per evitare il disastro della riforma costituzionale.
Parlando di Resistenza con una protagonista ne ha raccolto la responsabilità di non venir meno ai principi, la consapevolezza dei propri doveri più che quella dei propri diritti ed ancora il racconto senza l’alterigia dei vincitori e senza infierire sui vinti.
Sul disastro aereo di Ustica ha scritto un libro di cui qui, in questo sito, appunto si parla, che gli ha alienato rapporti avendo narrato e documentato cose che non si vogliono far sapere agli italiani sulla recente storia d’Italia.
Infine ha raccolto, in una rassegna che ha definito “Inutile”, proposte e riflessioni sulla politica e sulla sua città.