QUASI COLLISIONE… CERTAMENTE IMPOSSIBILE.

La quasi collisione è certamente impossibile perché non vi erano aerei e perché non è mai accaduta nella storia dell’aeronautica.

Specificato bene che è impossibile perchè nel nostro caso non vi erano aerei intorno al DC9 e che questa è una evidenza certificata dalle perizie, confrontata in tribunale in confronti approfonditi fra le parti, fra i periti, con domande e inquisizioni accurate dei pubblici ministeri che hanno portato la Corte Penale, confermata definitivamente dalla Suprema Cassazione, a stabilire, sancire e sentenziare che:

Tutti gli aerei militari italiani erano a terra, che i missili di dotazione italiana erano nei loro depositi, che gli aerei militari alleati non si trovavano nella zona del disastro e che nell’ora e nel luogo del disastro non vi erano velivoli di alcun genere”.

Comunque vi facciamo vedere che se anche ci fossero stati aerei è impossibile lo stesso.

Per giustificarla hanno come al solito dovuto raccontare cose non vere.

Hanno voluto raccontare una falsità tirando in ballo esempi e studi della NASA che però riguardano casi in atterraggio o in decollo nei quali la caduta è motivata dal fatto che la quota bassissima facesse impattare gli aerei con il suolo.

Non si spezzava niente, semplicemente l’effetto di scia faceva perdere il controllo  all’aereo ed essendo bassissimo, in atterragio o in decollo, toccava terra disintegrandosi.

Questi sono gli studi della NASA e potete accertarvi della prima bugia.

 

Ma senza scomodare la NASA è sufficiente WIKIPEDIA che parlando di vortici di scia, la causa di una eventuale rottura per quasi collisione, è definitivamente e sempliciemente chiara:

I vortici d’estremità d’ala possono anche produrre pericoli piuttosto seri per aeroplani leggeri, specialmente durante le fasi di decollo ed atterraggio, nelle quali c’è maggior probabilità di incappare nella scia di un aereo passato lì precedentemente, e che non si è ancora estinta. È vero infatti che tali vortici perdurano piuttosto a lungo, per questo i regolamenti proibiscono che aerei decollino e atterrino da una stessa pista senza un margine di tempo adeguato (intorno ai 2 o 3 minuti).

L’intensità dei vortici è proporzionale alla portanza generata, e quindi al peso del velivolo, ed è inversamente proporzionale all’allungamento alare ed al quadrato della velocità. Dunque vortici molto intensi possono essere generati da aerei molto grandi in fase di decollo. I grandi aeroplani da trasporto civile, come il Boeing 747, possono produrre vortici delle dimensioni caratteristiche di un piccolo aereo da diporto. Se dunque in fase di decollo un piccolo aereo è preceduto da uno grande, c’è il rischio che i vortici prodotti da quest’ultimo possano generare raffiche di scia tanto intense da sbattere improvvisamente in terra il piccolo aereo, senza nessuna possibilità di controllo. Addirittura questi vortici possono ribaltare completamente un piccolo aeroplano. Ovviamente in fase di decollo il pilota, a causa dell’altitudine insufficiente, non può rimediare a questi avvenimenti.
I vortici, dopo il passaggio del velivolo, si allargano fino al doppio dell’apertura alare e, se in quota, scendono circa 200 ft (60 m) prima di svanire”.

AVETE LETTO CHE I VORTICI DANNEGGIANO L’AEREO PIU PICCOLO?!?

PERSINO WIKIPEDIA E’ SUFFICIENTE PER SMENTIRE LE FALSITA’ CHE NATURALMENTE TUTTA LA STAMPA ITALIAN CONTINUA A RACCONTARVI.

VERGOGNOSAMENTE

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In aggiunta vi facciamo notare che chi ha ipotizzato la quasi collisione per giustificarla tecnicamente ha dovuto modificare la velocità dell’aereo, ha cambiato aereo, ha modificato i carichi di robustezza dell’aereo stesso, insomma ha inventato secondo suo comodo i fatti, le misure, le circostanze ed i protagonisti.

Aveva macroscopicamente sbagliato i calcoli ritenendo che le forze aerodinamiche create dalla scia fossero almeno tre volte superiori a quelle effettive e invece sottostimando la robustezza del DC-9 di quattro volte… aveva ipotizzato un DC-9 di latta quattro volte meno robusto!

L’errore totale era di 3 x 4 = 12 volte!!! Ed è chiaro che con quei numeri l’ala si doveva rompere, ma sappiamo bene che gli aerei reali, se anche si sfiorano, non si rompono.

Insomma ha fatto un altro film.

Qui di seguito mostriamo alcune fotografie di aerei che volano assolutamente vicini, addirittura un filmato nel quale due aerei civili, due Boeing molto grossi, volano affiancati e si sfiorano manovrando in cielo.

https://it.businessinsider.com/acrobazie-in-volo-i-due-boeing-si-sfiorano-in-cielo-e-sembrano-aerei-da-caccia/

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