L’Avv. Daniele Osnato ci scrive in modo non particolarmente elegante e noi rispondiamo pacatamente con i fatti ed i documenti.
—- Messaggio
Sarebbe onesto riportare il passo della sentenza penale che darebbe ragione alla periza Misiti e, con esattezza, il passo dove tale sentenza penale attesterebbe che sia esplosa una bomba all’interno del DC9.
Ovviamente non lo farete, sia perché fate solo disinformazione sia perché non esiste affatto.
E sarebbe utile, allora, capire quali interessi muovono i vostri ignoranti deliri e con quale coscienza affermate il falso consapevoli di dire solo il falso.
Dormite sereni, che il sonno porta sempre Giustizia.
Avv.Daniele Osnato
Legale Parenti delle Vittime
—- Risposta
Sull’onestà sarebbe certamente più opportuno non impartisse lezioni.
– E’ sufficiente questo passo della sentenza penale per comprendere dove viene data pienamente ragione alla perizia Misiti, redatta da 11 dei più grandi esperti internazionali di incidentistica aerea:
“Come si è visto, la sentenza di primo grado esclude che tali movimenti, pur se vi fossero stati, abbiano interessato il volo dell’aereo ITAVIA per i motivi cui si rimanda e che si condividono pienamente e che si concretano nella circostanza che nessun velivolo – a parte le tracce dei due plot del vecchio radar Marconi su cui è stata costruita tutta l’impalcatura dell’Accusa – risulta aver attraversato la rotta dell’aereo ITAVIA non essendo stata rilevata traccia di essi dai radar militari e civili le cui registrazioni sono state riportate su nastri da tutti unanimemente i tecnici ritenuti perfettamente integri.
Le dichiarazioni testimoniali, ottenute a distanze di tempo e con riferimenti a volte contraddittori, non possono scardinare questo dato di fatto che è essenziale ai fini del convincimento essendo un dato oggettivo da cui non si può prescindere.
A ciò vanno aggiunti i vari accertamenti e comunicati da cui risulta che tutti gli aerei militari italiani erano a terra, che i missili di dotazione italiana erano nei loro depositi, che gli aerei militari alleati non si trovavano nella zona del disastro e che nell’ora e nel luogo del disastro non vi erano velivoli di alcun genere.
Tale ricostruzione trova conforto anche nel silenzio dell’aereo della Air Malta, che seguiva a breve distanza il velivolo ITAVIA, che è atterrato tranquillamente a Malta e che non ha segnalato alcunché di irregolare lungo la sua rotta: se vi fossero stati altri velivoli certamente li avrebbe visti e comunicati.
Tutto il resto è fantapolitica o romanzo che potrebbero anche risultare interessanti se non vi fossero coinvolte ottantuno vittime innocenti”.
(Corte d’Appello Roma. Sentenza15 dicembre 2015, pag.117).
E’ evidente che avendo la sentenza escluso in maniera categorica ed ultimativa la possibilità di qualsiasi battaglia aerea e di qualsiasi missile, l’unica altra circostanza evidenziata dalla perizia agli atti del processo penale, mai contraddetta da nessuna successiva perizia, è l’ipotesi della bomba suffragata da una minuziosa e certosina perizia tecnica sul relitto dell’aereo recuperato in fondo al mare.
– Inoltre non era compito della sentenza stabilire quale fosse il responsabile perché non era l’oggetto del giudizio.
L’oggetto del giudizio era accertare che non vi fosse stata alcuna manomissione nei tracciati radar e che non vi fosse stata alcuna omissione nelle informazioni al Governo ed alla magistratura.
– Avete per anni falsamente rappresentato come sentenza il semplice rinvio a Giudizio del Giudice Rosario Priore.
Avete imbrogliato sapendo di imbrogliare perché quanto affermato dal Giudice Rosario Priore è stato totalmente smentito dai tribunali nelle sentenze.
“l’imponente massa di documenti e dati presentati non hanno consentito di ricavare elementi di prova a conforto delle tesi dell’accusa, addirittura la prova dei fatti contestati è del tutto mancata”. (Sentenza come sopra).
Lei dovrebbe sapere che quello che vale sono le sentenze e non il rinvio a giudizio.
Per quanto riguarda gli interessi dovrebbe moderare i suoi sentimenti perché chi insegue i soldi è solo lei visto che la nostra affermazione della verità non comporta guadagni per nessuno.
Se ne ha il coraggio si unisca a noi nel chiedere che il Governo, se fossero supportate da prove e verità le sentenze civili, chieda alla Nato l’intero ammontare dei risarcimenti a cui è stato condannato.
Cosa possibile e necessaria come affermato ancora nel 2000 dall’allora Ministro della Difesa Sergio Mattarella rispondendo ad una interrogazione in Senato sul tema.
Se ne ha il coraggio si unisca a noi nel chiedere che venga desecretato e fatto conoscere il cablogramma della nostra Ambasciata di Beirut la mattina del 27 giugno 1980, unitamente a tutte le altre comunicazioni di quel periodo.
Così saremo tutti meno ignoranti e soprattutto verificheremo dove è la falsità.
Da IL FATTO Quotidiano di Antonella Beccaria | 28 gennaio 2013:
“Confermata la sentenza del tribunale civile di Palermo. Il Dc-9 distrutto in volo il 27 giugno 1980 con 81 persone a bordo non esplose per una bomba in cabina. E’ la prima verità giudiziaria definitiva dopo il nulla di fatto dei procedimenti penali. Le autorità, secondo i giudici, non furono in grado di garantire la sicurezza”
Come sempre sulla vicenda Ustica immaginare che si possano scrivere cose esatte è impossibile.
Infatti la corretta citazione che lei riporta è inesatta nelle parole della giornalista.
La prima sentenza definitiva ed unica che si basa sulle perizie, sui confronti fra i periti, sui testimoni e sulla verifica delle loro affermazioni è quella emessa dopo 272 udienze dai tribunali Penali e confermata definitivamente dalla Suprema Corte di Cassazione Penale il 10 gennaio 2007.
Il contenuto della sentenza è riportato sopra. facendo riferimento alle affermazioni della Corte di appello penale.
Le sentenze civili emesse sulla base dell’opinione del giudicante sono successive e contrarie a quelle penali, ma incredibilmente e sorprendentemente trovano giustificazione in presupposti che già il tribunale penale aveva valutato e smentito sulla base appunto dei confronti e delle verifiche fra le diverse affermazioni.
Nel sito può trovare prova provata di questa affermazione:
http://www.disastroustica.it/2018/06/10/lincredibile-della-giustizia-civile/
Comunque, come abbiamo proposto, chiediamo tutti insieme alle autorità competenti che venga risolta questa inaudita ed inaccettabile disparità,t impedendo in tal modo che vengano sottratti a noi cittadini italiani centinaia di milioni di euro che come abbiamo specificato nel post andrebbero chiesti alla Nato.
E allora l’Avv.Osnato vi riscrive. Poichè avete dato prova di sapere leggere, sarebbe stato onesto e meno vigliacco riportare la continuazione della frase che a Pag.118 prosegue nella Sentenza di appello penale che a V/s dire accerterebbe che l’evento sia stato causato da una bomba. Ed allora, per quai pochissimi che vi leggono, eccola: “In linea del tutto teorica è possibile che i fatti si siano svolti come li ha ritenuti il Giudice di primo grado ma sulle ipotesi non possono costruirsi sentenze di condanna. Le stesse ipotesi (si sottolinea ipotesi e non certezze) dell’abbattimento dell’aereo ad opera di un missile o di esplosione a bordo non hanno trovato conferma dato che la carcassa dell’aereo non reca segni dell’impatto del missile e, nel caso della bomba all’interno dell’aereo, bisogna ritenere che l’ignoto attentatore fosse a conoscenza del dato che l’aereo sarebbe partito da Bologna con due ore di ritardo per poter programmare il timer con due ore di ritardo per l’esplosione visto che di criminali kamikaze che potessero essere a bordo allora non vi era traccia”.
Ecco la verità giudiziaria in sede penale! Senza bisogno di aggiungere altro.
L’impressione iniziale mi rimane, ma se avevate bisogno di soldi – o di notorietà – non credo che il migliore sistema sia quello di cercare di vendere un libro con teorie così disinformate.
Il V/s sistema è sempre quello del “collage”, prendete frasi quà e la e le mischiate per vostro uso. Almeno, quando fate i post, avreste migliore dignità se vi formaste con Nome e Cognome… a proposito di “coraggio”…
– Siccome l’Avv. Osnato ci riscrive prioritariamente vorremmo consigliargli di essere meno offensivo, di dimostrare un poco di cervello e di pensare che questa sua ossessione dei soldi è solo sua, solo lui li insegue spasmodicamente da anni e probabilmente ne ha anche già presi.
Ma i soldi sono un suo problema.
Il nostro problema è che i soldi, per lui tanto ossessivi da citarli con continuità, non vengano sottratti indebitamente ai cittadini italiani.
Siccome però le conseguenze delle sentenze civili sono a carico dei cittadini italiani, noi che siamo cittadini italiani vorremmo trovarlo dalla nostra parte nel chiedere quello che già precedentemente gli avevamo chiesto: chiediamo al Governo di muoversi e attuare quanto ha affermato il Ministro della Difesa Sergio Mattarella nel 2000.
– Conclude mettendo in dubbio la nostra dignità visto che la risposta sul nostro sito non è firmata e appena prima accusa di fare tutto semplicemente per vendere qualche libro.
Che abbia difficolta a collegare i pensieri si è capito, ma il sito in alto ben evidenzia, appunto nel libro, il nome di Eugenio Baresi: cerchi almeno di saper leggere.
-Venendo al tema vorrei ricordargli che i collage li fa lui in modo illogico perché la sentenza penale conclude in modo indubitabile con una affermazione perentoria:
NON vi e’ stata alcuna battaglia aerea e non vi erano aerei intorno al Dc9 ITAVIA.
Per questo tutti i Generali dell’aeronautica sono stati assolti dall’accusa di alto tradimento e dall’accusa di non aver comunicato quanto a loro conoscenza.
La sentenza indubitabilmente, chiaramente e definitivamente afferma che non potevano comunicare un fatto non accaduto, non potevano cioè comunicare l’esistenza di aerei che non c’erano.
– L’avvocato Osnato si rassegni e se sono pochissimi quelli che ci leggono non si preoccupi.
Cerchi però di ricordare che insultando continua a fare solo ulteriori brutte figure.
Per augurarle comunque una buona giornata, con la presunzione del “noi maiestatico”, ci firmiamo anche per aiutarla nella connessione dei pensieri.
Eugenio Baresi
P.S. – a proposito del fatto che l’aereo era partito con due ore di ritardo solo vale precisare che lo era dalla mattinata e che quindi il problema era noto. Aveva acuisito la prima mezz’ora di ritardo prorio a Bologna partendo per Crotone alle 13,03 invece che alle 12,05. Quindi a Crotone aveva accumulato il resto del ritardo partendo per Palermo alle 15,30 invece che alle 14,50. Infine partendo da Palermo per Bologna alle 17,30 invece che alle 16,15.
Ma qeulla considerazione di poche righe nulla conta con il fatto del dispositivo di sentenza che ci riguarda.
Dispositivo che sentenzia in modo indubitabile che NON vi e’ stata alcuna battaglia aerea e non vi erano aerei intorno al Dc9 ITAVIA.