Ecco la lettera dell’ICAO (organizzazione internazionale dell’aviazione civile) inviata il 9 giugno 2017 a Giuliana Cavazza, presidente dell’Associazione verità per Ustica.
- Vorrei fare riferimento alla vostra lettera del 21 aprile 2017 e notificarvi che “la relazione finale” relativa all’incidente del 27 giugno 1980 Aerolinee Itavia Flight 870, con la registrazione I-TIGI, non è mai stata presentata all’ICAO.
Si prega di notare che l’ICAO ha ricevuto il rapporto relativo all’incidente, che è stato sottoposto a ICAO dal Governo italiano il 2 giugno 1989. Tuttavia, conformemente al paragrafo 6,5 dell’allegato 13 della Convenzione sulla Convenzione Internazionale dell’Aviazione Civile (1944 Chicago Convenzione), lo Stato è obbligato a rendere pubblicamente disponibile “la relazione finale” dell’indagine di un incidente.
Pertanto l’ICAO, ad oggi, non può riscontrare la relazione dei dati sull’incidente o il loro contenuto.
A questo proposito, però, si prega di notare che ho scritto al sig. Marco Riccardo Rusconi, rappresentante italiano del Consiglio dell’ICAO, auspicando le osservazioni italiane in merito alla vostra richiesta.
Vi terrò informati di ogni nuovo sviluppo in materia.
Il Segretario Generale. Fang Liu
MA ESISTE UN MOTIVO PER IL QUALE LO STATO ITALIANO NON HA MAI PROVVEDUTO A FORNIRE LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA?
VOLETE UNA RISPOSTA?
SE AVESSE INVIATO LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA, L’ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE AVREBBE SANCITO IN MODO ULTERIORMENTE INEQUIVOCO QUELLO CHE I TRIBUNALI PENALI HANNO STABILITO:
NON VI E’ STATA ALCUNA BATTAGLIA AEREA NEI CIELI DI USTICA.
QUINDI I RISARCIMENTI CHE A NOI CITTADINI ITALIANI COSTANO ORMAI MOLTO PIU’ DI 500MILIONI DI EURO NON POTREBBERO ESSERE REGALATI.