LE FALSITA’ CHE HANNO RACCONTATO HANNO OVVIAMENTE DEI PROTAGONISTI, AVENDONE RACCONTATE TANTISSIME, 30 VERSIONI DIVERSE COME ABBIAMO VISTO, ANCHE I PROTAGONISTI SONO DIVERSI.
PARTIAMO CON L’AEREO PIU’ GRANDE CHE HANNO INVENTATO
SULLA SCENA DI QUELLA TRAGICA GIORNATA:
L’AWACS AMERICANO.
Secondo i nostri inventori di falsità questo grande aereo dotato di radar sulla “schiena” avrebbe dovuto girovagare sui nostri cieli proprio verso sera e proprio il 27 giugno 1980.
Secondo loro questo Awacs avrebbe guidato gli aerei misteriosi all’abbattimento del DC-9 Itavia.
Hanno persino indicato una traccia radar, individuata da un radar nostro, italiano, posizionato a terra.
La traccia ha un nome: LG521
Come più volte abbiamo sottolineato, c’è stato un lungo ed accurato processo che ha accertato tutte le possibili situazioni.
E dal processo, dal confronto fra i periti e fra le perizie è emerso:
La traccia LG521
è di un aereo da collegamento
Un aereo da collegamento che volava in aerovia G-7,
a bassa quota e velocità,
diretto a Treviso.
Durante il processo, nelle udienze del 25 e 26 marzo 2003, a domande specifiche, i periti che lo avevano immaginato hanno affermato di non essere esperti di aerei militari e di non conoscere le modalità operative di un Awacs e che… non avevano veramente inteso dire che si trattasse di un Awacs!
Ciò dovrebbe definitivamente chiudere la questione dell’AWACS come una semplice ipotesi fatta gradualmente “lievitare” a verità provata.
Comunque
vi illustriamo
il percorso esatto di questo aereo
per fornire ulteriore e chiara prova dei fatti.
Il percorso dell’aereo desunto dal radar di Poggio Ballone lo evidenzia a circa 85 km ad Est di Genova, percorre una rotta in direzione Est, sull’aerovia G7 Genova–Bologna, fino all’altezza di Bologna.
Poi si porta con rotta Nord sull’aerovia A12 Bologna–Ferrara–Vicenza fino al parallelo di Venezia.
Quindi vira a destra per assumere una rotta di circa 050° fino in prossimità degli aeroporti di Treviso (S. Angelo o Istrana).
A circa 20 km da Treviso la traccia scompare alle 18:51:19, circa 32 minuti dopo la sua comparsa, e ciò è plausibile con un abbassamento di quota per atterrare su uno dei due aeroporti di Treviso.
(Leggete bene l’orario in cui l’aereo è atterrato, prima delle 19:00!!! Capite bene che, anche fosse stato un Awacs, non poteva avere la fantasia di vedere un aereo che partiva alle 20:08).
Il percorso risulta assolutamente regolare e non vi è alcuna presenza di orbite né di “volo stazionario“, tanto meno sull’Appennino Tosco-Emiliano che non è per nulla interessato.
La velocità di 200 nodi a 11.000 piedi, è propria degli aerei da aviazione generale e collegamento con motore a pistoni come all’epoca poteva essere il Piaggio P-166.
L’Awacs, all’epoca era un aereo Boeing 707 / E-3A, operava a 30.000 piedi di altezza, e volava a 360 nodi.
QUESTI SONO FATTI
INCONTROVERTIBILMENTE
DIMOSTRATI E PROVATI.
SONO STATI ACCERTATI
IN UN CONFRONTO PROCESSUALE FRA PERITI.
SONO STATI ACQUISITI
SENZA ALCUNA POSSIBILITA’
DI ESSERE SMENTITI
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PURTROPPO L’INFORMAZIONE ITALIANA NON VI HA MAI RACCONTATO QUESTI FATTI VERI.
VI HA RACCONTATO IL FALSO DI UN AWACS AMERICANO CHE ERA IN VOLO.
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RIPORTIAMO I LINK AGLI ALTRI ARTICOLI DI ANALOGO ARGOMENTO:
http://www.disastroustica.it/2018/01/28/f104-grosseto-la-verita-dei-fatti/
http://www.disastroustica.it/2018/02/02/cancelliamo-la-corsica-ce-portaerei/
http://www.disastroustica.it/2018/02/04/sorpresa-la-corsica-ce-ancora/
http://www.disastroustica.it/2018/02/10/1284incontriappenninotoscoemiliano/