COMUNICATO STAMPA:
Insopportabile, insultante e indecoroso.
Non esistono altri termini per definire l’ultimo servizio di Andrea Purgatori sulla vicenda di Ustica.
Ma peggio si può dire di chi, come il Corriere della Sera di oggi e TGCOM 24 che lo amplifica, diventa complice nel raccontare il falso e nel contribuire a rubare 500milioni di euro agli italiani.
In questi anni sono state raccontate 29 versioni diverse, con personaggi diversi e scene diverse, che ci sono presentate ognuna come vere dalla disinformazione italiana.
Tutto per giustificare e mantener viva la conveniente fantasia di una inesistente battaglia aerea e per supportare il furto di 500milioni di euro.
LA MAGISTRATURA CIVILE NON HA MAI VALUTATO LE PERIZIE ED I FATTI FONTE DEL GIUDIZIO PENALE PERCHE’ NON SONO STATI O FORNITI O PRESENTATI.
Oggi una nuova!
Ora il supermercato dei testimoni ne sforna un altro.
Ora una informazione delinquenziale ci fa apparire un’altra versione chiaramente falsa di un marinaio, dopo 37 anni, smentito dai fatti accertati ed evidenti.
La MAGISTRATURA PENALE italiana, sulla base di indagini, perizie, di tracciati radar veri e immodificati ha stabilito che: “Tutti gli aerei militari italiani erano a terra, che i missili di dotazione italiana erano nei loro depositi, che gli aerei militari alleati non si trovavano nella zona del disastro e che nell’ora e nel luogo del disastro non vi erano velivoli di alcun genere”.
Sul caso della portaerei Saratoga persino da Rosario Priore, nel suo rinvio a giudizio, abbiamo avuto conferma che la porterei fosse in porto, la sera del disastro, incredibilmente non già perché dichiarato dalla NATO, ma grazie alle fotografie di un matrimonio.
Abbiamo avuto conferme in tal senso dal Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, con lettere ufficiali chiare e determinate al nostro Governo.
Basta! E’ tempo che Governo e Magistratura intervengano contro questa attività continua di depistaggio che non danneggia solo la verità, ma deruba i cittadini italiani.
Eugenio Baresi
segretario della Commissione terrorismo e stragi nella XII legislatura.