UN FILM MUTO DA VOCE AL FILMATO SCOMPARSO – National Geographic – parte2

QUELLO CHE NON POTETE PIU VEDERE DEL SERVIZIO DEL NATIONAL GEOGRAPHIC, messo in onda da SKY l’11 febbraio 2014, LO PROPONIAMO CON UN FILM MUTO FATTO DI IMMAGINI STATICHE E DI VOCI RIPORTATE NELLA SCRITTURA.

Nel bagliore del tramonto il volo Itavia airlines 870 viaggia a 8800 metri sopra il Mar Mediterraneo

Primo ufficiale Fontana Dc9 Itavia: Qui 870, buonasera, manteniamo 290.

Torre controllo Ciampino: Ricevuto procedete via Latina Ponza.

Primo ufficiale Fontana Dc9 Itavia: Roma 870.

Ci sono il comandante Domenico Gatti e il primo ufficiale Enzo Fontana ai comandi del Dc9.

David Learmount: L’equipaggio di quel giorno aveva il livello di esperienza che speri di trovare nell’equipaggio del volo che stai per prendere. Inoltre il volo in sé era breve e molto semplice.

Tra i 77 passeggeri c’è Alberto Bonfietti, un giornalista che sta andando a trovare la sua famiglia a Palermo.

Daria Bonfietti: Mio fratello Alberto ha preso quell’aereo il venerdì pomeriggio per raggiungere a Palermo sua moglie e sua figlia che già erano in vacanza.

Il volo da Bologna a Palermo dura circa 1 ora. Ma a metà strada dalla loro destinazione il primo ufficiale Fontana nota un problema.

Primo ufficiale Fontana: Guarda non c’è segnale.

Comandante Gatti: Prova con Ponza.

Primo ufficiale Fontana: Niente.

Il sistema di navigazione non riceve alcun segnale da molti dei radiofari che normalmente guidano i piloti verso Palermo.

Primo ufficiale Fontana: 870 Roma, sembra un cimitero stassera. Non c’è un solo aerofaro funzionante.

Torre controllo Ciampino: In effetti avete ragione. Quale è la vostra rotta.

Primo ufficiale Fontana: Siamo 195.

Senza i radiofari i piloti devono essere guidati dal controllore.

Torre controllo Ciampino: Se volete mantenete questa rotta. Altrimenti potete virare a destra di 15/20 gradi.

Primo ufficiale Fontana: ok ci spostiamo a 210.

L’aereo vira ed entra in una turbolenza.

David Learmount: Volare all’interno di una forte turbolenza è un po’ come guidare in una strada piena di buche. Molti dei voli su cui ci imbarchiamo possono incontrare un po di turbolenza ad un certo punto del tragitto.

I piloti sperano che scendendo di quota il viaggio sarà più tranquillo per i loro passeggeri.

Comandante Gatti: Proviamo ad abbassarci.

Primo ufficiale Fontana: Qui 870 è possibile scendere a 250.

Torre controllo Ciampino: Affermativo. Potete iniziare la discesa già adesso.

David Learmount: I piloti molto spesso chiedono una variazione del livello di volo. Provano una quota diversa se c’è un po’ di turbolenza perché sanno che i passeggeri potrebbero preoccuparsi o addirittura innervosirsi. Ed è quello che secondo noi cercavano di fare.

Primo ufficiale Fontana: Ah finalmente.

Ci sono altre buone notizie.

Primo ufficiale Fontana: Riceviamo Palermo

Gli aereofari di navigazione adesso funzionano

Primo ufficiale Fontana: Abbiamo il DME di Ponza.

Torre controllo Ciampino: Bene richiamateci per la discesa.

Primo ufficiale Fontana: Grazie, chiameremo per la discesa, 870.

I controllori non avranno altri contatti con i piloti finchè non inizieranno l’atterraggio.

Ma pochi secondi dopo… il volo Itavia 870 va in pezzi e scompare dal radar

Torre controllo Ciampino: Itavia 870 Roma… Itavia 870 Roma

Torre controllo Ciampino: Abbiamo perso il volo Itavia 870… è scomparso

Il volo 870 è precipitato nel Mare Mediterraneo

David Learmount: E’ a dir poco surreale per un controllore vivere un’esperienza del genere. Non riesce a credere a ciò che vede. Gli incidenti capitano molto di rado e quando sei coinvolto personalmente, ne vedi uno, stenti a cederci.

Al mattino le squadre di ricerca italiane scrutano le acque intorno all’ultima posizione nota dell’aereo.

 

Ai familiari in attesa all’aeroporto viene detto soltanto che l’aereo è dato per disperso.

Daria Bonfietti: le prime parole che ho sentito usare sono state queste: “quell’aereo era dato per disperso”.

I soccorritori presto confermano il peggio. Non c’è traccia di superstiti.

Tutte le 81 persone a bordo sono morte, compreso Alberto Bonfietti.

Daria Bonfietti: Io ho comprato il biglietto a mio fratello per quel maledetto viaggio e non l’ho più rivisto.

La notizia della perdita del volo 870 fa il giro del mondo. Sembra non ci sia un motivo per spiegare perchè un moderno aereo di linea improvvisamente è precipitato.

Segue…

 

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